Descrizione
Intro di Alessandra Mascia
La Campania è come una bellissima dea che ci offre ogni suo dono insegnando a noi stessi a donare. Nel nostro credo c’è il piacere di regalare ogni cosa che abbiamo e se non l’abbiamo, la inventiamo! Simm carnali assaje, bunacciun, bbuon ‘e core.
Siamo altruisti, disponibili e ci definiscono invadenti soltanto perché siamo pratici e lottatori, ci credono stupidi e creduloni ma siamo disposti ad arrangiarci perché sappiamo troppo bene che non riusciamo a cambiare le cose e per non scappare da qui, troviamo sempre un piano alternativo!
O’Napulitan se fa sicc’ ma nu more… già, disposto pure a stare a fame, come si dice qui, ma sempre stretto a quella madre. Abbiamo tutto qui, dovesse un abominevole meteorite staccarci dal resto dello stivale, tanto, ci sentiamo già un po’ speciali, quelli che hanno fatto il canale già migliaia di anni fa, con la civiltà e lo sviluppo e che paradossalmente ne soffrono la problematica opposta. La Magna Grecia, la Campania Felix, il Regno delle due Sicilie, la prima stazione a Portici, la scoperta della penicillina ad Arzano, ma senza competere con altre grandi tappe storiche restiamo umili, talvolta relegati ai margini dei pregiudizi, ma lì pronti ad inventarne sempre una più del diavolo.
Ecco che come uno scrigno questo testamento è ricco di scritti diversi tra loro per stili e personalità, diversi i cuori e i posti in cui sono state sentite e vissute, quei racconti e quelle poesie. Autori di ogni età si fondono in una sola opera con l’intento di omaggiare questa regione.
L’Inedito Letterario da spazio a chi ha un progetto anche semplice ma motivato. Una associazione che non è solo una casa editrice ma l’editrice stessa è ramo di un albero ben più ramificato di quello che si credere. Quest’antologia è un piccolo patrimonio che resterà a disposizione di tutti i nostri lettori. Viva l’inedito letterario e buona lettura a tutti.