Descrizione
“La Bandella” di Fabio Martini
“La scorta del tempo” è l’ottava raccolta di poesie de L’Inedito Letterario, gruppo fb, Associazione Culturale, nonché Casa Editrice omonima. Un appuntamento, quello delle due antologie all’anno (Una estiva ed una invernale) classico per gli autori iscritti all’Inedito. Un momento per ritrovarsi insieme, scambiarsi i pareri, fare cassa per l’associazione e per contarsi.
Questo titolo arriva da una poesia presente nella raccolta. Una poesia di Miriam Bulgarelli – che apre le letture – dove il tempo diventa banca – parrebbe uno slogan – ma veramente ci sarebbe bisogno di una banca del tempo alla quale attingere lasciando tempo o prendendo tempo per una vita migliore o per avere il tempo – scusate il gioco di parole – almeno una volta ancora su questa terra, per chiedere perdono, o concedere perdono, non solo per una remissione dei peccati, ma anche solo, per salutare chi lasciamo, o bere ancora una birra con l’amico migliore di tutta la vita.
Il tempo, questo intransigente elemento scomodo che sempre presente concede il futuro solo a tempo determinato. Ma ne parleremo durante la raccolta, poesia per poesia, di questi 15 autori suddivisi in dieci poetesse e 5 poeti.
Tra le poetesse annoveriamo un nuovo ingresso, Iris Tarantola di soli 17 anni e tra i poeti, il nome di Valentino Cornacchiari, una nuova scoperta per l’Inedito, che ad ogni raccolta ha sempre elementi nuovi che si vanno a mischiare con i ritornati periodici, nomi che raccontano sempre più nel tempo, la storia de l’inedito ed in alcuni casi della sua fondazione.
Tra i numeri da ricordare, visto che mi sono già espresso in questo senso, oltre che questa sia l’ottava antologia de l’Inedito dalla sua nascita come casa editrice nel gennaio del 2018, risulterebbe, con orgoglio, essere anche il novantottesimo titolo da noi prodotto e posto sul mercato per la buona lettura dei nostri lettori.
Quindi non una antologia qualunque ma una piccola pietra miliare sul percorso della nostra bella realtà spontanea di autori che hanno avuto l’idea di accasarsi invece che autoprodursi, come dire che l’unione fa la forza ed in questo caso è la forza della scrittura.
Buona lettura a tutti.
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