Descrizione
Introduzione dell’Autore
L’origine del mondo e dell’universo è uno dei temi più affascinanti e dibattuti nell’umanità – praticamente in tutti gli ambiti culturali e scientifici – d’altronde come possiamo parlare di tutto il resto se non sappiamo chi siamo, da dove veniamo, come fa a esistere o perché esiste questo mondo e quest’universo? Ovviamente in questo dibattito non poteva passare inosservato il noto racconto della creazione che troviamo nel libro della Genesi, nel primo capitolo della Bibbia.
Innumerevoli esegeti, teologi, filosofi e pensatori provenienti dalle più svariate discipline si sono confrontati con questo testo nel tentativo di capirlo, spiegarlo, scoprirne il senso profondo o velato, decifrarlo, manipolarlo o criticarlo. Gli evoluzionisti atei hanno cercato di metterlo in ridicolo, mentre filosofi e liberi pensatori vi hanno cercato spunti in favore delle proprie idee.
Affrontare la sua analisi da parte di “incompetenti” sembra quasi un atto di arroganza. Ma dal momento che questi contenuti si trovano nelle Sacre Scritture, le quali si auto-dichiarano Parola di Dio, ispirata dallo Spirito Santo infallibilmente nei suoi scrittori umani – nel caso specifico Mosè – e che queste Scritture si dichiarano anche essere un messaggio da parte di Dio per l’intera umanità e per ogni singolo essere umano, allora sono state scritte evidentemente per essere comprese o meglio, per essere almeno comprensibili nella misura necessaria al nostro bene.
Affrontare la loro lettura per mettere alla prova la Parola di Dio può essere un atto di arroganza, come un atto di umiltà. Nel primo caso si pretende di dimostrarne l’inconsistenza, l‘origine mitologica, la non “scientificità”, nel secondo caso si vuole ascoltarla seriamente per capire cosa essa ha da dirci, perché motivati dal desiderio di sapere se L’unico vero Dio ha veramente deciso di parlarci e di rivelarsi.
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