Descrizione
Breve sinossi
Gioia è una ragazza siciliana cresciuta ad arancine e “Non è la Rai” in una Milano poco accogliente, con un padre che si è spaccato la schiena per farle studiare Legge e che sogna di vederla in tv, a battere il martello come il giudice Sante Licheri o a fare la velina. L’importante è diventare qualcuno, ma qualcuno chi? Gioia sogna l’America ma vive a Lambrate, vorrebbe volare in alto come il Maverick di Top Gun, sfrecciare sul lungomare di Miramar e fare l’amore col suo eroe in una stanza blu. Invece deve fare i conti con una nonna che ha perso la testa e una madre che è scappata di casa. E’ il giorno del dì di festa. Tra sogni adolescenziali e amarezze familiari, Gioia si prepara a varcare la soglia del palazzo delle grandi occasioni, il palazzo dei signori della televisione. La fama e il successo sembrano così vicini ma a cosa deve rinunciare per ottenerli?
“La bandella” di Fabio Martini
La dolcezza di una nonna candidamente folle e l’amore genuino di un padre inconsapevole, la fragilità di una ragazza siciliana cresciuta in una Milano poco accogliente e un mondo, tutto intorno, di televisione e di film, un film in particolare, Top Gun. Un brevissimo squarcio di un periodo che ha segnato la nostra autrice dove Non è la Rai e Sante Licheri inciampano in un talent prima maniera con cui andare in qualche modo alla riscossa e col cinema che celebra l’American Dream a cavallo tra gli ’80 e i primi anni ’90. Ma non parla solo di questo, questa breve storia, parla di questo, ma parla di tutto e di più, del tutt’intorno.
Poi abbiamo una protagonista comprimaria ma assente, una mamma che, stufa, se ne va di casa per cercare se stessa altrove lasciando un marito incapace di comprendere, e una figlia segretamente in contatto con lei, non tanto perché questa la cerchi, ma in quanto quella cerchi lei, con lettere amorevolmente sgrammaticate dall’abitudine di usare il dialetto. Ma in quella sgrammaticatura totale, si legge l’amore di madre nei confronti della figlia ormai cresciuta alla quale è necessario dare spiegazioni, non tanto o non solo per giustificarsi, quanto per raccontare le ragioni della donna che si cela dietro la madre.
Una storia tragicomica in cui ironia, tenerezza e stramberie in un lessico familiare specifico si mischiano alle fantasticherie di una ragazza di umili origini alle prese col suo desiderio di riscatto. Un libro divertito e nostalgico, che in molte più pagine di quanto si possa credere, ci strappa un sorriso, a tratti genuino, a tratti amaro. Un romanzo denso, una storia vivida e breve da parte di una scrittrice non proprio inedita. Nel 2012 infatti uscì la sua opera prima, grazie alla vincita del concorso “Il mio esordio”. A distanza di dodici anni, nuovamente, posa una copia di un altro suo lavoro sulle mensole dei librai italiani.
L’Inedito letterario ne è orgoglioso e cammina al suo fianco.
Quindi viva la nostra nuova autrice e viva l’Inedito letterario che prosegue nella sua incessante ricerca di voci interessanti e di penne di qualità.