Descrizione
LA BANDELLA DI FABIO MARTINI
Elena D’ambrosio è con noi da sempre si potrebbe dire, una penna nobile, onesta, interiore e fina, in una poesia introspettiva senza alcuna concessione al tema che, dove anche vi fosse tale concessione, è fine al proprio discorso internalizzato.”
Non una poesia spensierata ma una morsa serrata. Non una poesia serena, seppur intima, come già ripetuto, ma una disperata piena di fiume. Uno sprofondare nel buio dell’abisso come richiesta di vita. Una serie di domande e di risposte sull’argomento amore declinato in mille modi tra i rivoli dell’argine, di quello stesso fiume.
Si risplende di luce immensa quando l’amore genitoriale diventa protagonista in una specie di osanna verso la felicità massima rivolta alla prole, maggiore o minore che sia, in contraltare con le difficoltà subite nella propria vita.
I ricordi dei luoghi patri, la fanciullezza di fronte alla realtà matura. Una poesia sacrificata al sacrificio, alle inappagate speranze percorse e fortissimamente lottate giorno dopo giorno. Uno sradicamento pieno di ingiustizie poco disponibili al virar di bolina. Le reminiscenze, le luminescenze, il rimescolar del tempo in controvento e poi galassie di un immaginifici fiumi di luce.
D’altronde dice la poetessa: “I poeti sono esperti trafficanti di ore dove tace il silenzio e si fa amore” ma di un amore senza possibilità alcuno di esser bilanciamento ad armi pari. Un amore a cercar l’amore come trascendenza. I poeti sono strane creature diceva una vecchia canzone e in questo, la nostra autrice, lo mostra con tutto il suo scrivere in versi.
Questa è la sua seconda silloge, devo dire che da tanti punti di vista si nota una ripresa dei vecchi temi ma meglio esposti e approfonditi come vuole il ruolo filosofico quasi dei poeti, quello dell’immersione, più che del dorso in superficie, che è la loro vera specialità; quando quei quasi due metri cubi di ingombro, quasi a piombo diventano tre, quattro e cinque e la profondità diventa qualità e non solo quantità. Dei Maiorca con la penna in mano a stilar di spada ad esprimere sentimenti e straziamenti di cuore.
Per L’Inedito ancora una volta un passo avanti di ottima qualità. Un Cuorgelo pieno di grandi sentimenti. Complimenti all’autrice e buona lettura a tutti.