Descrizione
Editoriale degli autori
Una silloge realizzata da due poeti con identità diverse, una maschile e l’altra femminile, rischiando scontri dialettici, come camminare sul filo dell’equilibrista e divenire funamboli del verso. Rischiare, fare ricerca, è un dovere dell’artista. Confrontarsi con la solitudine del foglio bianco dove non basta declamare, occorre andare oltre, forse provare una nuova esperienza, pagina dopo pagina, proporre le differenze nell’esprimere poesia e le infinite insanabili visitazioni nel mondo dell’emozione.
Questa silloge è il frutto di un percorso inverso, percorso verso per verso, dove i nostri autori si sono incontrati e scontrati e riuniti. Un viaggio nelle profondità divenute contatti dove la poesia ha travalicato la normalità evidenziando la fase onirica della poetica.
Racconta Emiliano: “Realizzare questa silloge in coppia con Marzia è stata una mia idea. Invitando lei e Max a casa mia, d’estate, dissi loro che in una settimana avremmo scritto un libro, e così è stato. In circa dieci giorni abbiamo creato l’imprinting di questa opera duale.
L’amicizia che ci lega, nata grazie alla poesia, ben presto ha travalicato i canoni dei rapporti, divenendo un’amicizia di anime. Non avrei pensato quale mondo artistico avrei scatenato in lei; Marzia ha cominciato ha scrivere, realizzare, tagliare cucire e disegnare. Lei è la vera artefice di questo lavoro, io non ho potuto fare altro che seguirla, leggere le poesie, vedere gli abbinamenti con i disegni. Marzia è una vera artista, poetessa e pittrice, scrittrice e sceneggiatrice. È fonte di soddisfazione per me, avere realizzato questo libro assieme a Lei.
Un libro che racconta due punti di vista diversi sul tema dell’amore, due mondi che si scontrano, due esperienze che si ritrovano simili in un mondo differente. Insieme noi siamo due bimbi davanti alla vetrina dei dolci, due adolescenti con i propri pruriti del cuore, un uomo una donna o due uomini o due donne, che affrontano la durezza della realtà, due innamorati che sospirano guardando la luna; è profonda l’unione delle nostre anime, questa silloge è il nostro testamento d’amore.
Introduzione di Marzia Badaloni
Il lettore, fin dalle prime pagine, si confronterà con gli autori, sfogliando distrattamente le strofe e le immagini, scorrerà poi, parole che lo condurranno in un vortice di sensazioni.
La domanda si determinerà naturalmente; perché due poeti di sesso diverso si sono reciprocamente provocati, avventurandosi, nelle espressioni, riflessioni e analisi sul tema scelto “L’amore”? Da una frase di un personaggio in un film: “Te lo dico, ho pensato alla vita ed ho compreso che quello che conta, l’unica cosa che resiste è l’amore. Noi costruiamo grattacieli, creiamo arte, facciamo la guerra, per amore.”
Sembra un paradosso, ma la guerra di Troia, secondo l’Iliade, inizia a causa del rapimento di Elena regina di Sparta, ritenuta la donna più bella del mondo, per mano di Paride figlio di Priamo re di Troia.
E’ la passione che muove gli uomini verso le donne e viceversa.
Un’altra frase: “Uccidimi quando finisce la canzone, tagliami la gola, lasciami morire, poiché non avrò mai un momento più bello di questo.” Terribile e stupenda frase. Chi non vorrebbe nella vita provare, ricordare, di aver vissuto un sentimento così intenso verso l’altro essere umano.
Abbiamo avuto nella formazione scolastica, l’idea che i grandi amori fossero comunque estremi, come l’amore di Giulietta e Romeo, morti insieme, o di Ginevra e Lancillotto, l’amore adultero nella passione simbolo dell’amore cortese medievale, Antonio e Cleopatra, tragedia d’amore che si trasforma in un dramma politico con il suicidio degli amanti;
inoltre, Maria Callas e Onassis con dieci anni d’amore costellato di tradimenti e delusioni e infine la coppia John Lennon e Yoko Ono, una passione nata in sintonia con l’amore e tutte le forme dell’arte.
Già, forse è tempo per le donne e gli uomini di trovare nuove basi per creare un rapporto amoroso.
Un rapporto basato sul rispetto reciproco come individuo.
L’amore è quel legame, che s’instaura per quella magica attrazione che nasce con il cosiddetto “colpo di fulmine” (un illusione della mente o intuizione verso l’altro?). Sono questioni complesse che non hanno una risposta precisa e definitiva. “Perché costruiamo grattacieli, creiamo l’arte e facciamo la guerra per amore?”
Sappiamo, che ciò che muove l’essere umano, è la necessità di essere compreso, rispettato, amato, non soltanto da una sola persona, ma da tutti coloro che si incontrano nella vita. Questa è la sfida che ci siamo dati noi due poeti, avventurarci in una creazione poetica che tratta l’argomento dell’Amore.
Noi poeti, abbiamo l’obbligo di entrare in punta di piedi per trattare l’argomento con la giusta delicatezza e passione che la contraddistingue. Per coinvolgere il lettore nel lavoro creativo è obbligatorio analizzare passo dopo passo, la questione: Cos’è la poesia?
Ognuno di noi darebbe una risposta personale; funzione emotiva, referenziale, persuasiva metalinguistica. Accanto a queste funzioni, ne possiamo riscontrare un’altra, che ha lo scopo di porre l’accento, sul messaggio che contiene, la funzione poetica, per la quale le parole hanno un valore intrinseco, non per il semplice contenuto, ma essenzialmente per l’armonia, il suono che generano, quando s’incontrano, creando un pensiero, un discorso, un messaggio che rispetti le regole o le distrugga, nelle quali si compongono, musicalità, ritmo, simmetria corrispondenze, misura, concretezza e la possibilità di forzare il significato consueto delle parole che si arricchiscono di sensi, di un senso nuovo.
D’altro canto il termine “poesia” in senso figurato e qualcosa di incantevole, splendido, importante, elevato, emozionante, confortante e fantastico, in grado di aprirci una via di evasione dalla monotona realtà quotidiana, grigia e a volte dolorosa.
In sintesi, la poesia, consiste nella funzione di significante significato di forma e contenuto.
Ad un’altra domanda occorre dare risposta: “A cosa serve la poesia?” Secondo Parini, oltre a rendere felice l’uomo, contribuisce alla felicità pubblica e privata, ha inoltre un’utilità morale, alla politica alla legge, alla religione, inoltre si può attribuire un valore etico di impegno civile e morale.
“Perché costruiamo grattacieli, creiamo l’arte per amore” e noi due poeti ci avventuriamo in questo percorso creativo insieme, pagina dopo pagina, immagini dopo immagini, ciò che ci spinge a essere artisti. Non so dove nasce la poesia, non so il meccanismo per cui dal silenzio, l’immagine sensazione, diviene espressione del proprio vedere.
“Da dove vieni la poesia?” Dove avviene l’alchimia della trasformazione?
Prima dell’immagine e del segno, fluisce il pensiero, alla mano che scrive, come fosse sciolta, agile, guizzante, posseduta nell’impossibilità di fermare l’atto, fino a quando la mano arriva ad essere esausta, come un’amante.
Parte del tutto, del mezzo, del tramite, del segno della parola, del tormento. Un atto d’amore, un sentimento, e come ogni sentimento il tormento, il timore di perdere l’oggetto amato e le sue attenzioni.
L’attesa, l’incontro, il dialogo amoroso, il dolore della separazione. Io nutro Lei, dei miei cambiamenti e Lei, la poesia, nutre me. Lei vive in me dai miei cambiamenti. Lei, la poesia, il canto sonoro del silenzio fatto di immagini di odori, di corporei rimbombi, ritorna in me, diversa ma uguale fresca e antica. Libera amante che promette “per sempre”, ma scivola via alle prime luci, della coscienza.
Io appartengo a Lei e Lei, la poesia, appartiene a me, come due innamorati, due amanti, i quali non senza l’altro non hanno ragione d’essere.
“Creiamo l’arte per amore” E’ l’amore, che ha ispirato questa silloge.
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