Descrizione
Editoriale di Maria Pellino
Vi voglio presentare un nuovo autore salito sull’arca dell’inedito letterario Pietro Pizzichemi. Non è solo un poeta, ma anche uno studioso di filosofia che vuole trasmettere ai lettori il suo pensiero attraverso una commistione di versi e riflessioni in un evolversi catartico perfettamente allineato alla magnificenza della cultura patrimonio dell’umanità. Tutto lo scibile umano approda nel sublime del suo poetare e del suo pensare. Il tempo non ha tempo ma un suo karma interiore che conduce ad una elevazione del sé, alla bellezza dell’essere e a sentimenti genuini e puri attraverso l’amore universale. Il bene e il male che caratterizzano le società giungono ad una consapevole risoluzione non di contrapposizione, bensì di convivenza nella carità, questa nuova accezione di amore che coinvolge la totalità dell’uomo, mente, cuore e anima.
La poesia di Pietro è un caleidoscopio in cui ogni sorta di parola, immagine o forma genera un quadro intenso pregno di spiritualità argentea e splendente. Egli ci fa vedere con gli occhi della purezza un universo etereo che di stupore tinge ogni spettatore, uno spettacolo dove la meraviglia sgorga da un turbinio di un sentire incessante. L’amore è un sussidio aureo, un empireo che giova all’animo e deterge ogni maleficio, una sintesi di contemplazione dell’altro, un immenso moto di rinascita e di luce che immerge l’anima in uno sconfinato e immortale richiamo alla natura e alla sua bellezza. Laddove la sua poetica tocca l’apice, si è colti dall’estasi della sua interiorità e dalla limpidezza dei suoi versi che rapiscono il cuore. Ogni elemento riporta chi ama a rendere aulica la percezione di ciò che lo circonda, dove la semplicità della vita rende universale il valore stesso dell’amore. Ed è la donna il perno del circolo vitale intorno al quale ruota il suo cuore cui riporta e riconduce ogni sentimento profondo, ogni raccordo di verità.
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