Descrizione
“La Bandella” di Assunta Curto
L’Inedito Letterario cresce e dà spazio a nuovi autori e nel contempo consolida i propri. Nelle veci di rappresentante dell’Associazione Letteraria L’Inedito i questo editoriale, mi accingo con grande gioia a parlare dell’autore poeta di questa silloge.
Già conobbi la poesia di Andrea Marchetti molti anni fa quando pensava di essere solo uno scrittore di romanzi gialli, invece, in quei pochi semplici ma toccanti versi, c’era tutto un mondo colmo di emozioni, sensibilità sussurrate, ma anche grida di dolore: si percepiva l’anima del poeta.
Le sue poesie sono veri e propri strumenti di espressione personale, indiscutibili viaggi alla scoperta di sé e della realtà che lo circonda.
La parola scritta assume un significato dal grande valore insieme ad una speciale musicalità.
I suoi versi nascono da una dimensione profonda che eleva il nostro senso di umanità e si sintonizza con le nostre emozioni e i desideri vitali.
L’ispirazione nasce dalle esperienze a volte recondite, molto spesso del momento, ma riflettendo sempre e comunque il suo stato d’animo.
Il tema ricorrente è senza dubbio l’amore in tutte le sue accezioni, che sia per una donna o per la natura, per un genitore, per un derelitto ai margini della vita, tutto si ricollega al sentimento dell’amore. Così come la rabbia, il dolore, la negazione o la gioia, l’estasi, la felicità rispondono tutte al medesimo richiamo di un canto inevitabile, melodioso e doloroso al contempo, dove il poeta riesce a conoscere meglio e più da vicino sé stesso e a trovare finalmente uno spazio interiore per dare vita ad un’opera poetica, significativa e affascinante.
L’inedito Letterario diventa ancora una volta propositore di versi nella sua classica collana “Minimalia” esclusivamente dedicata alla poesia. Questa e i pamphlet poetici raccolgono la summa dei poeti ineditiani che in sette anni hanno passato ben oltre cinquanta volte la staffetta tra i libri del genere poesia per pubblicazioni prodotte. Viva L’Inedito quindi e godiamoci la lettura di questa silloge di Andrea Marchetti