Descrizione
Prefazione di Filippo Minacapilli
Leggendo i componimenti poetici di Pasqualino Alessio Restivo, emerge immediatamente e, direi, quasi prepotentemente, l’immagine del cantore di antica memoria, novello menestrello che, coi suoi versi, spesso struggenti, a volte delicati, oltreché profondi e intimi, ama dedicare all’Amore i propri spazi esistenziali. Il tema di fondo della raccolta “Sui sentieri di Jesse” è la valenza “mantrica” dell’amore nell’esistenza dell’uomo, attraverso gli occhi del poeta.
Pasqualino Alessio è alla sua seconda raccolta di liriche, e, come suo stile, dà corpo alle emozioni, ai sentimenti, alla propria interiorità con un linguaggio che, con estremo tatto e dolcezza, dedica all’amata se stesso, la propria essenza di uomo e di poeta, innamorato non solo dell’amore ma, anche, della vita quando questa è espressione piena dell’amore, vissuto dal Nostro, appunto, come l’archè dell’esistere umano.
Pasqualino Alessio offre al lettore una visione quasi filosofica del rapporto tra l’uomo e la vita. Ricorre di frequente, nei suoi versi, una sorta di dualismo, “luce e buio”, “gioia e dolore”, “presenza e assenza”, con una ben definita correlazione, cara all’autore, tra loro. Diventa “assordante” il dolore, nel silenzio! L’amore è fonte di luce che “illumina” ogni cosa; la sofferenza, la mancanza sono “coltri pesanti” che tutto oscurano e coprono; alla danza di gioia per la presenza della donna amata si contrappone la “rovina” nel buio quand’ella è assente.
L’autore sottolinea con forza la funzione intrinseca dell’amore quale fattore che tende a esaltare la voglia di vivere rivelandone, al contempo, il senso autentico, lungi altrimenti, questo il leit motiv “testardo” di Pasqualino Alessio, da una vita banale o insignificante, e a rendere, altresì, eterno ogni pur minimo frammento di vita.
Emerge, attraverso i versi, cantati in un linguaggio che trascende la contemporaneità, la ricerca quasi spasmodica del poeta a ricongiungersi all’immenso. A immergersi, a tuffarsi, a sciogliersi in esso. Un ritorno al “grembo materno” la sorgente dell’amore puro. E, Pasqualino Alessio, col suo canto che trabocca di purezza, ne fa partecipe l’amata, anzi è lei stessa la personificazione dell’immenso perché è con lei che si realizza “ciò che tutto muove”, l’Amore. “Anelo a te/creatura immensa/ tu che sei destino/ in vita eterna”.
Altra caratteristica di Pasqualino Alessio Restivo, magnifica, rara, segno di un’elevata sensibilità poetica, è il suo essere un tutt’uno col cosmo.
Come in un gioco “egocentrico”, l’autore vi si proietta per descrivere il dolore, il muto soffrire, la gioia di vivere, la ricerca della Bellezza…o, per ritrovare il profumo e la freschezza dell’amata “Ed è dolce la tempesta/ nell’immaginare te/ rugiada fresca…”
Pasqualino Alessio fa dell’amore la ragione del vivere. Attraverso i suoi versi, espande nell’universo intero un messaggio di rispetto assoluto per l’altro, par la donna amata, per il sentimento amoroso, par la Natura. Animo sensibile, il Nostro, dicevo sopra, e lo si evince anche nei versi struggenti del componimento “L’urlo” e lo fa con maestria linguistica, apparentemente metaforica, ma di fatto estremamente reale e toccante “Gli occhi di chi t’osservi/ son coltelli sanguinanti/ e il desiderio acceca/ il senno”
Evito di citare frammenti, meritevoli di essere approfonditi, proprio perché, reputo, va lasciato al Lettore il piacere di assaporarne a pieno, e in una “solitudine” priva di rumori di fondo, le sfumature, il fascino delle parole nelle quali è possibile che ciascuno di noi possa ritrovare se stesso, le proprie emozioni, il proprio sentire intimo. Mi piace concludere con i versi dello stesso Pasqualino Alessio: “La dolcezza dell’immenso / sconfina su splendori infiniti / di fioriti albori”. Grazie Pasqualino Alessio!
Editoriale di Andrea Cannizzo per l’Inedito Letterario
Durante il periodo della pandemia del 2020 causata dal coronavirus, ho avuto il privilegio di conoscere le opere del poeta Pasqualino Alessio Restivo. Lo ringrazio per avermi intrattenuto con la sua poesia e i suoi racconti di vita. Vita espressa nella sua interezza, nel suo bianco e nel suo nero, nel suo dolore, ma anche nella sua gioia, nella sua più profonda e sincera verità. Un Don Chisciotte moderno, carico di sentimenti generosi, facile agli entusiasmi, che con ingenuità muove alla difesa di ideali irraggiungibili, come la libertà.
Penso che nessuno sia veramente libero in questa società moderna. Chi conosce Alessio sa del suo essere anche ironico e divertente, perché dietro la sua poesia, a volte alcune anche tristi, si nasconde il famoso protagonista del romanzo spagnolo. Non possiamo immaginare un cavaliere senza colpa o senza macchia. Sono i suoi ideali di purezza, di libertà e di devozione a Dio a caratterizzarlo.
La sua poesia è fedele al procedimento autobiografico. Egli stesso racconta le sue avventure e disavventure. Un leopardiano nel sentimento e nel modo di interpretare il cosmo. Conosce gli aspetti più tristi della società; la vera educazione è quella che fa a sue spese con il contatto diretto della dura realtà quotidiana.
L’eroe è un uomo abbandonato che durante la tempesta, ritrova nella poesia conforto da tutto ciò che lo attanaglia, diventando così una vera e propria medicina per I’anima. Un personaggio che, grazie alla sua bontà e alle sue virtù è spesso premiato col successo.
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