Descrizione
LA BANDELLA di Fabio Martini
In una Vienna degli ultimi anni ’30, alle porte della seconda guerra mondiale, Wilma Strauss, membro della nobiltà viennese, è una figura complessa, in bilico tra l’immagine di una donna sicura di sé e quella di un’anima fragile. Moglie di un tenente delle SS costantemente impegnato col partito, la donna riempie il tempo in una vita felicemente apatica che colma a volte con le frequentazioni dei locali notturni della città.
Con l’annessione dell’Austria alla Germania, Vienna diventa una delle tante realtà trasformatesi in pochi mesi alla mercé del nazismo, in tale situazione, la vita della protagonista, dedita per indole alla continua ricerca di affermazione e della conferma del proprio status sociale, deve attenere all’etichetta di una nobiltà presa alla sprovvista, come tutti d’altronde, alla quale, etichetta, molti si muovono come possono. Nella giovane marchesa, ogni gesto e ogni decisione, frutto di una mente tormentata, riflettono il peso delle aspettative altrui che diventano per lei una gabbia dorata.
Nel contesto di una società che premia l’ipocrisia e l’apparenza, Wilma si sente avvolta da un profondo vuoto interiore. Quella vita che agli altri appare perfetta, per lei si riduce a una mera performance a una recita continua in cui è costretta a indossare maschere. La sorella, non meno nobile, passa dalla parte di chi lotta contro il nazismo.
La solitudine, compagna costante, amplifica il senso di estraneità che la allontana da sé stessa e dai suoi cari. Wilma diventa così un simbolo di avvertimento: i vizi capitali che la guidano verso una vita di eccessi e superficialità rivelano quanto sia effimera la ricchezza.
Un romanzo perfettamente contestualizzato racconta la storia di questa donna. Un romanzo che sorprende per la giovane età dell’autore che non di meno racconta in modo veramente fluido argomenti che collimano perfettamente con tutte le possibili combinazioni. Libro da leggere assolutamente.