Descrizione
Permettendomi di non separare la mia esperienza di editore a quella di divertito lettore, per primo ringrazio Ileana per questa ventata fantastica di battute, che seppur al vetriolo a volte, quest’aria de Roma che proverbialmente si porta dietro un certo tipo di romano doc la fa da padrone, avendo fatto divertire me per primo alla lettura del manoscritto seduto sul mio divano un sabato in tarda mattinata, tra mia moglie che mi interrompeva costantemente e mio figlio che mi chiedeva quando avrei smesso di leggere; ebbene, nonostante tutto, tra un battibecco e un altro, intanto, questo libro non lo mollavo e andavo avanti a leggere divertendomi e ridendo da solo come uno scemo.
Ancora ieri mi capitava di raccontarne un paio ad un amico, di queste storielle, per esempio quella di quello, che lamentava il fatto che sulla torta, nonostante pare l’avesse detto a chiare lettere, mancasse l’anno, di quel capodanno 2018 e approfittasse, durante l’attesa per la corsa al riparo dell’esercente, chiedendo – almeno – lo sconto. Leggerete voi il finale. Esilarante!
Oppure quell’altra, dove la cliente al telefono, chiede alla titolare, visto che il negozio le risultava così servizievole, se poteva andarle a casa a servire in sala pranzo durante la cena serale tra amici. Non vi dico la risposta. Il sarcasmo qui è straordinario!
Insomma un bel libro divertente che si legge tutto di un fiato. Una specie di libro delle barzellette ma vero. Cioè che vi sono raccontate le cose che avvengono realmente in un negozio di prodotti per celiaci di una capitale, e dove, tra l’impertinenza di qualche cliente, l’ignoranza di base – nel senso che molto spesso ignora realmente il tipo di caratteristica di quella attività o cosa si intenda per celiachia – e la mai scevra volontà, di tutti, ad abiurare alle abitudini, ecco che nascono gags straordinarie dove la nostra Ileana ne è coprotagonista di quegli straordinari attori che entrano in scena aprendo semplicemente la porta del negozio e mettendo la testa dentro, quasi in punta di piedi, ma che quando prendono la scena sono miracolosi – forse perfino miracolati – nell’aprire le danze.
A me, come ho già ripetuto sopra è piaciuto tanto, tanto da insistere che Ileana lo facesse con noi invece di perseguire una strada che pareva già presa con un’altra editrice. Ho insistito molto, ma sono molto molto orgoglioso che si sia stati noi, piccola casa editrice ed associazione letteraria, a contribuire che questo libro sia letto da più lettori possibili e l’autrice essere simpaticamente conosciuta. In attesa di un prossimo incontro con la scrittura. Brava quindi Ileana, e buona lettura a tutti.
Fabio Martini
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