Descrizione
La grattugia della luna segna l’esordio di una poesia intensamente vissuta, incantata e unica, dove l’anima si libra per raccontare aneliti di vita con lo sguardo sognante tal quello di una ingenua fanciulla. È nella mimesi con ciò che la circonda e avvolge che lo sguardo di Elisa Mascia si perde, per poi descrivere piroette di luce, nell’osservazione di una foto, nell’immensità del cielo o nel tramonto del giorno.
Una raccolta di poesie che parla di vita vissuta in modo sciolto e limpido, dove i sentimenti più svariati si susseguono in mutevoli stadi temporali; qui si carica la forza interiore di una donna che sa cogliere ed assaporare l’input di una quotidianità familiare ed ambientale.
Quando Elisa mi chiese di leggere le sue poesie, fu facile per me ripercorrere momenti condivisi quando i suoi versi erano ancora nascosti nell’intimità del cuore e timidamente venivano posti all’attenzione del pubblico per diventare canto lirico, allora di dolore e pianto, come nelle prime manifestazioni di memorie scolastiche a San Giuliano verso chi non è più tra noi.
Nel tempo la sua vena creativa ha trovato uno sbocco meno intimistico, attraverso la pubblicazione di rime sui social o con la partecipazione a numerosi concorsi letterari, che spesso l’hanno vista sul podio dei vincitori con primi premi e menzioni d’onore, come il prestigioso Premio Histonium di Vasto. Così, pur essendo solo alla sua prima pubblicazione, Elisa è già conosciuta e stimata da tanti che nelle sue poesie hanno trovato motivo di riflessione, conforto, preghiera.
Nella lirica Tracce di esperienza cristiana i versi A Dio e al prossimo / puro servizio di generosa carità e amore / a chiunque a piene mani dispensato, tributa quanto da lei messo in pratica ogni giorno, con gioia, rispetto, gratitudine, come ben si evince anche nel sonetto: Hai accudito la rosa con impegno / porgendola a me rigogliosa/innaffiata di gocce d’acqua qual pegno / di amore puro e semplice, odorosa / è divenuta ogni giorno simbolo / dono di sempiterna primavera…
L’emozione spazia dando voce a molteplici intenti: la malinconica nostalgia del passato e della sua infanzia; il turbinio di sentimenti generati dall’amore per l’uomo amato; l’affetto per le persone care; il valore dell’amicizia; il dolore mai dimenticato, a volte gettato dietro le spalle o in un angolo di cuore.
In note come Buongiorno a sorpresa o Oltre la vita – Amore sarà fino alla fine dei miei giorni / ed io fino alla fine e anche oltre! – si avvertono emozioni tenute assieme come gioielli unici e rari in uno scrigno prezioso.
Infanzia traccia invece un quadro doloroso ed inquietante dei diritti violati dei bambini – Eppure sempre più spesso accade / che vittime di abusi e di violenza / pargoli feriti da parole che son come spade / invece di essere al centro di sincera benevolenza. – e ci invita a celebrare – con abbracci e con rispetto / ogni bambino che dall’Universo è benedetto -.
Da notare il modo semplice ed efficace con il quale l’autrice ci conduce nei meandri della riflessione su tematiche scottanti, difficili e sempre attuali.
Anche i versi concentrati sul valore del ballo e della musica hanno una profondità ragguardevole, intuibile nella lirica Un pianoforte sul mare – La musica e il ballo unisce la gente / basta un cenno per scatenarsi allegramente – .
La poesia di Elisa si caratterizza per l’originalità del testo libero, che concede all’autrice di imprimere significati che consentono facilità di lettura e di immedesimazione.
A lei va il merito di aver tradotto in versi sentimenti, azioni, speranze e sogni riportati con amore in questa singolare opera d’esordio; noi restiamo in trepidante attesa perché altri versi, altrettanto affascinanti, sicuramente usciranno ancora dal suo cuore e dalla sua penna.
Rachele Porrazzo
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