Descrizione
L’INIZIO
I capelli legati in due trecce perfette, tuta e scarpette da ginnastica: Clara era pronta per andare a correre e liberare la sua mente.
In quei giorni aveva preso una decisione importante: lasciare il suo fidanzato Pietro; stavano insieme dagli anni del liceo ma lei sentiva di non provare più gli stessi sentimenti di una volta.
Correva lungo il tragitto che ormai faceva tutte le mattine da anni, con il buono e il cattivo tempo, nessuno la fermava.
Era il giorno del suo ventitreesimo compleanno, quella sera lo avrebbe fatto, non poteva più aspettare. Pietro era diventato noioso da quando aveva iniziato l’università, studiava molto e quando uscivano si limitavano ad andare in un ristorante e poi dritti a casa. Anche a letto non provava più attrazione e passione, non ricordava neanche lontanamente come fosse raggiungere l’apice del piacere. Giorno dopo giorno cominciò a rendersi conto della situazione, perché continuare a stare insieme? Non lo amava, punto. Lei sognava un amore travolgente come quello che leggeva nei suoi adorati libri. Desiderava una favola.
Proprio la freddezza di quel rapporto l’aveva ispirata nella sua ultima collezione: i fiocchi di neve. Leggeri e dalle forme perfette che l’inverno creava quando il freddo aumentava.
Tornò a casa e si preparò per andare in azienda, abbandonò la tuta e le scarpette e si mise una gonna a tubino e la camicetta, amava le scarpe con il tacco alto, la slanciavano poiché era bassina, capelli legati in una coda da cavallo perfettamente tirata.
A volte voleva essere bella come la sua collega Eva: alta, sexy e sicura di sé, al suo passaggio tutti si giravano a guardarla.
Lei invece era riservata, viveva in un mondo tutto suo, sognava ad occhi aperti sfogliando le pagine dei libri.
Uscì dalla sua camera e andò in cucina per fare colazione e trovò una sorpresa: i suoi genitori le avevano preparato una torta e la stavano aspettando.
– Auguri tesoro! – Le dissero all’unisono.
Clara li abbracciò sorridendo, li adorava anche se non erano i suoi veri genitori. Anni prima le avevano confessato che era stata adottata e lei accettò la cosa: dopotutto le avevano salvato la vita.
– Grazie mamma, grazie papà.
– Cosa vorresti fare stasera? – Chiese Elsa, sua madre.
– In realtà… – Non sapeva come spiegare ai genitori che quella sera aveva intenzione di lasciare Pietro – Ho altri programmi… – Fu vaga…